La storia del Pugilato viene tramandata in Umbria
Era un’ex industria chimica, oggi è il Centro Nazionale della Federazione Pugilistica Italiana. Si trova in provincia di Perugia a Santa Maria Degli Angeli, ad Assisi. Annesso al Centro, il Museo del Pugilato italiano, una vera e propria miniera di ricordi di successi, di cimeli, ma anche di cultura sportiva gestito con amore e competenza da Franco Falcinelli.
Falcinelli, 79 anni, presidente della Federazione Pugilistica Italiana dal 2001 al 2013 (oggi ne è presidente onorario), è sicuramente un punto di riferimento per la boxe italiana. Durante la la carriera dirigenziale ha ricoperto le cariche più importanti. Tra queste quelle di Presidente dell’EUBC e di Vicepresidente AIBA, senza dimenticare che è stato l’allenatore azzurro vincendo di tre ori olimpici con Patrizio Oliva, Maurizio Stecca e Giovanni Parisi.
Il Museo, ufficialmente nato nel 2016, si sviluppa su quattro piani pieni di ricordi fotografici e cimeli donati dagli stessi atleti. «Nel periodo in cui ho ricoperto la carica di assessore comunale allo sport, io e i miei alleati politici facemmo una battaglia tremenda per acquistare il complesso. Figuratevi che dovetti anche presentarmi dinanzi alla Corte dei Conti con l’accusa di aver depauperato la cassa del comune per l’alta cifra spesa. Cosa che non era in realtà -ha ricordato Falcinelli, spiegando anche il motivo della scelta di trasferire il Centro Federale da Fiuggi- a quel tempo ero anche direttore tecnico della Nazionale e decisi di portare il centro in Umbria perché quella di Fiuggi era troppo isolata e piccola per le esigenze dell’epoca.»
L’atmosfera è pregna di storia: lo si percepisce dai tanti importanti cimeli esposti: dalle medaglie olimpiche alle immagini più iconiche, che vanno dai primi anni 40 fino ad arrivare ai giorni nostri, e non meravigliatevi se trovate anche un vero ring, utilizzato in passato per allenamenti ed incontri.
«La Nazionale ha un grandissimo impatto nel mondo del pugilato, basti pensare che siamo quarti nel medagliere mondiale e quarti per medaglie tra gli sport nazionali» ha concluso il presidente Falcinelli.
Insieme agli Azzurri, vengono ricordati con riconoscenza anche i giornalisti e i telecronisti che hanno raccontato le grandi imprese e i momenti di altissimo livello toccati dalla Nazionale e ai quali viene dedicato un posto speciale all’interno del tempio del pugilato italiano.
Una visita senza dubbio formativa che, nel ripercorrere la grande storia della Federazione Pugilistica Italiana, permette di comprendere i valori e i principi di cui questo sport si fa portavoce come il rispetto, la disciplina e l’autocontrollo.
A cura di
- Cristian Gatti,
- Francesco Sebastiani