Elisa Giordano: capitana della Nazionale, terapista occupazionale, protagonista della crescita del rugby femminile italiano
«Negli ultimi dieci anni, il rugby femminile italiano ha compiuto passi da gigante. Come Nazionale, oltre agli ottimi risultati ottenuti sul campo, siamo riuscite a conquistare condizioni che fino a pochi anni fa sembravano irraggiungibili. Penso, ad esempio, a uno staff tecnico completo e alle cliniche convenzionate per il trattamento degli infortuni. C’è ancora molto lavoro da fare, ma la direzione è quella giusta». Parla con orgoglio Elisa Giordano, 34 anni, capitana della Nazionale Femminile di Rugby. Pilastro della formazione guidata dal nuovo tecnico Fabio Roselli e del Valsugana Rugby Padova, Giordano è una delle giocatrici più esperte e rappresentative di questo movimento in crescita.
La sua carriera è iniziata quasi per caso: «Ho cominciato con la pallamano. Un giorno, una mia amica decise di cambiare sport e provare il rugby; così, incuriosita, ho voluto seguirla. All’inizio è stato difficile ambientarmi, soprattutto capire il senso della posizione in campo. Tuttavia, alcuni fondamentali della pallamano, come la ricezione e il passaggio, mi sono stati molto utili anche nel rugby».
Attenta, riflessiva, Nel ripercorrere la sua carriera, Elisa racconta momenti ricchi di emozione e soddisfazioni: «Ci sono stati tanti momenti di gioia. A livello di club, sicuramente i primi due scudetti con il Valsugana Padova. Il secondo, in particolare, l’ho dedicato a mia sorella, che non stava bene nei giorni precedenti alla vittoria. In Nazionale, l’argento alle Universiadi di Kazan del 2013 è stato un traguardo memorabile, anche perché in semifinale avevamo battuto a sorpresa l’Inghilterra. Un’altra grande soddisfazione è stata la qualificazione al Mondiale in Irlanda nel 2017, soprattutto dopo l’eliminazione del 2014».
Oltre al rugby, Elisa è anche terapista occupazionale, un ruolo che ha raggiunto con determinazione: «La mia carriera sportiva, a volte, ha rappresentato un ostacolo, perché alcune opportunità di lavoro non erano compatibili con i tanti impegni sportivi. Tuttavia, il mio lavoro mi ha insegnato molto, soprattutto nello sviluppare capacità di osservazione e attenzione ai dettagli, qualità che ho potuto applicare anche nel rugby».
La scheda
Elisa Giordano, nata a Mirano (VE) il 1° novembre del 1990, è una rugbista italiana, terza linea, ala di 177 cm e 68 kg del Valsugana Rugby Padova e capitano della Nazionale italiana di Rugby a 15 dal 2022. Cresciuta in Veneto, si è dedicata inizialmente alla pallacanestro e alla pallamano.
Nel 2009, all’età di 19 anni, durante gli studi universitari a Padova, si avvicina al rugby e si unisce al Valsugana Rugby Padova. Parallelamente alla carriera sportiva, si laurea in terapia occupazionale, specializzandosi nella riabilitazione di persone con disabilità.
L’esordio in Nazionale avviene il 19 novembre 2011 a Nizza, contro la Francia. Nel 2013, si mette in evidenza nel Rugby a 7 partecipando alle Universiadi di Kazan, dove conquista la medaglia d’argento. Con il Valsugana Rugby Padova, guida la squadra alla vittoria di tre scudetti consecutivi dal 2015 al 2017 e a un quarto nel 2022. Nella Nazionale, è protagonista al Sei Nazioni e partecipa alla Coppa del Mondo del 2017. Nel 2022 diventa capitano della Nazionale italiana, guidandola nella Coppa del Mondo 2021 (che causa Covid è stata disputata nel 2022).
A cura di
- Alessio Modarelli,
- Andrew Pompili