Spoleto-Norcia MTB. L’antica ferrovia, ciclabile per tutti
Un pezzo da inviato per Ludovica La Ghezza, nostra corsista. A caccia di storie alla Spoleto-Norcia in MTB, una corsa che diventa più importante ogni anno. Ludovica racconta emozioni e sensazioni sue e degli altri partecipanti e poi intervista l’ideatore e l’organizzatore dell’evento Luca Ministrini che coltiva un sogno. Infine una scheda riassuntiva dell’intera manifestazione. Buona lettura e buona pedalata.
Gente, fatica, passione e sorrisi
Non avevo mai pedalato su un’antica ferrovia abbandonata. La Spoleto-Norcia MTB, in Mountain Bike, è un percorso panoramico sulla omonima ex linea ferroviaria. Da provare almeno una volta nella vita. Io l’ho fatto e vi racconto come è andata.
Domenica 1 settembre.
Ore 8:00. Arriviamo a Spoleto. La città è ancora silenziosa. In piazza Garibaldi si intravedono i primi partecipanti che si radunano per recuperare i kit gara o per iscriversi ai percorsi ciclabili. La scelta è tra quattro percorsi: decidiamo di avventurarci lungo il percorso Family. La sentiamo più vicino a noi. Ci avviciniamo al banco delle iscrizioni, gestito dall’Associazione Il Filo di Teo, alla quale sarà destinato l’intero ricavato di quest’anno. Ci consegnano i nostri numeri, 850 e 851 e ci avviamo in Piazza, in attesa di posizionarci per la partenza.
Ore 9:30. Una voce al microfono annuncia di tenersi pronti. A breve partirà la Crono, a seguire saranno aperti gli altri percorsi. Oltre mille persone iniziano a radunarsi davanti ai cancelli della partenza. Sembra di partecipare ad una fiera del velocipiede: tandem, mountain bike, cargo e city bike con a bordo mamme, papà, bambini, giovani e meno giovani, sfilano per le strade principali di Spoleto, fino ad imboccare lo sterrato che li porterà a scoprire una delle ciclo-passeggiate più suggestive dell’Umbria.
Partiamo, finalmente. L’ingresso della ciclovia si trova nei pressi dello svincolo di Spoleto Nord, appena fuori dalla città. Pedaliamo lungo lo sterrato e dopo circa un’ora giungiamo nei pressi di uno dei punti più suggestivi del tracciato: la galleria di Caprareccia, un tunnel interamente scavato nella roccia dalla mano dell’uomo, dove sono ancora visibili le tracce dell’alta tensione ferroviaria. Usciti dalla galleria, ammiriamo il panorama della valle spoletana che si presenta davanti ai nostri occhi: Trevi, Assisi e Perugia, perfettamente incastonate tra i monti umbri. Scambiamo due chiacchiere con Marco, 25 anni, abruzzese. «Sono venuto dall’Aquila e ho percorso la strada in bici fino a qui. Ho scoperto che avevano aperto questo percorso per caso e mi sono detto, perché no?» Ci racconta del suo viaggio mentre ci prendiamo qualche minuto per riprendere fiato e godere ulteriormente del panorama. Poi giù per un ultimo sprint, a pedalare verso la città.
Ore 13:30. Siamo tornati in piazza Garibaldi. Abbiamo conosciuto alcuni partecipanti come Alessia e Marta, due amiche di Spoleto, 45 e 43 anni, che hanno deciso di unirsi alla gara dopo anni di assenza dal ciclismo. «Per noi, questa è stata un’occasione per ritrovarci e rivivere le emozioni di quando, da bambine, ci allenavamo insieme in mountain bike. Tagliare il traguardo della crono fianco a fianco è stato emozionante, come se il tempo non fosse mai passato». Si abbracciano e si danno appuntamento all’anno prossimo, con la promessa di fare ancora meglio, ma sempre insieme.
Approfittiamo della calma prima dell’arrivo dei primi ciclisti partiti per la crono, per scambiare due chiacchiere con Luca Ministrini, organizzatore dell’evento. Ci racconta delle sue soddisfazioni nel corso di tutte le edizioni curate da 11 anni a questa parte, aneddoti e aspettative per il futuro. Ci congediamo da lui, non appena ci avvertono dell’arrivo dei primi ciclisti. Tagliato il traguardo, lo staff consegna a ciascun partecipante una medaglia. Tra sorrisi, abbracci e foto ricordo di tutti coloro che sono arrivati fino infondo, salutiamo anche noi Spoleto.
Ministrini: «Il Giro? Magari» |
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![]() Tiriamo le somme di queste tre giornate Quali novità sono state introdotte quest’anno nei percorsi ciclabili e nel programma? Negli ultimi anni la passione del ciclismo è aumentata anche grazie alle tappe del Giro di Italia, che sono sempre più frequenti in Umbria, ci sono delle ripercussioni significative anche su questo evento o restano due eventi slegati? |
Percorsi per tutti i gusti |
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L’undicesima edizione della Spoleto-Norcia MTB (30 agosto-1 settembre) ha visto la partecipazione entusiasta di oltre 1.800 biker, confermando ancora una volta l’importanza di questo evento nel panorama sportivo umbro. Cinque percorsi ciclabili, divisi per ordine di difficoltà, tra cui il nuovo format SN CHRONO, hanno attirato da tutta Italia ciclisti professionisti e amatoriali, desiderosi di mettersi alla prova su due impegnative salite a cronometro. Quattro i percorsi: Family – 15km per tutti, in leggera salita fino alla Stazione di Caprareccia; Classic – 57km tra viadotti e gallerie elicoidali; Easy Route – 40 km lungo sterrate, salite e gallerie con panorami mozzafiato e infine il percorso completo Hard – 80km, inaugurato quest’anno. Oltre al ciclismo, all’interno delle tre giornate non sono mancati talk show e spettacoli collaterali, con degustazioni di prodotti del territorio, workshop e incontri con tamponi dello sport, come Agnese Duranti, bronzo nella ginnastica ritmica alle Olimpiadi di Parigi, e Gianni Bugno, vincitore del del Giro d’Italia e due volte campione del mondo. Un successo, quello dell’edizione di quest’anno che ha regalato soddisfazioni non solo agli organizzatori, ma anche ai tanti partecipanti. |
Foto e selfie di Ludovica La Ghezza
A cura di
- Ludovica Laghezza