Nazionale U17F. Da Foligno al Messico, preparazione mondiale
La Nazionale Under 17 femminile di basket è a Foligno, non lontano da Perugia, in preparazione per l’U17 Women’s World Cup 2024, il Campionato del Mondo che le Azzurre hanno guadagnato vincendo la medaglia di Bronzo al campionato europeo U16 dello scorso anno a Smirne in Turchia.
Emma, la capitana. «Per vincere gruppo coeso anche fuori dal campo»

«Rappresentare l’Italia è una grande responsabilità, ma allo stesso tempo è un’emozione unica -così Emma Giacchetti, capitana della Nazionale femminile di basket U17, racconta le proprie sensazioni prima dell’U17 Women’s World Cup 2024, il Campionato del Mondo, che si terrà in Messico- per rendere al meglio con la maglia azzurra credo che sia fondamentale creare un gruppo solido e coeso, non solo tra le giocatrici, ma anche con lo staff, anche al di fuori del campo, come già siamo stati in grado di fare per lo scorso europeo dove abbiamo vinto la medaglia di Bronzo. E’ grazie all’unione di intenti che poi si riescono a conseguire risultati sportivi di buon livello».
La Nazionale femminile U17 dal 13 luglio sarà una delle protagoniste del Campionato del Mondo in Messico che si chiuderà il 21 luglio. Qui, nel girone di qualificazione di Leon, l’Italia troverà: Messico, Mali e Nuova Zelanda. Le ragazze, guidate da coach Giovanni Lucchesi sono in raduno a Foligno, in provincia di Perugia, per preparare la spedizione mondiale. Gli allenamenti si concluderanno con un torneo nelle Canarie.
Emma, play della Molisana Magnolia Campobasso, già esordiente in giovanissima età nel campionato di Serie A1, due scudetti giovanili vinti quest’inverno (U17 e U19), è pronta ad assumersi le proprie responsabilità per affrontare al meglio un torneo tanto atteso: «Andremo in Messico per guadagnarci il rispetto di tutti. Il risultato minimo? Direi che sia opportuno entrare nelle prime otto, poi, si sa, i Mondiali sono una competizione strana e affascinante dove può succedere di tutto. Noi faremo però il possibile per rendere al meglio e per far divertire e appassionare chi ci segue».
Lucchesi, il capo allenatore: «Il Mondiale? Importante per la crescita delle ragazze»

Giovanni Lucchesi, 65 anni, è il capo allenatore della Nazionale Under 17 femminile di pallacanestro, bronzo agli Europei del 2023, e non solo, a Foligno dal giugno per la preparazione U17 Women’s World Cup 2024.
«Il Mondiale è un appuntamento importante nelle prospettive di crescita delle ragazze, ed è un’occasione gigantesca per confrontarsi con le altre realtà cestistiche e culturali di tutto il mondo – sostiene Lucchesi – la possibilità di poter competere a questo livello deve stimolare le nostre giocatrici a dare il massimo nell’affrontare gli ostacoli che si presenteranno davanti. Mali, Messico e Nuova Zelanda, i nostri avversari nel girone di Qualificazione sono squadre fisiche, specialmente sotto canestro, e che ci daranno più di qualche grattacapo. Il bello sarà proprio cercare di superare queste difficoltà».
«Le differenze tra l’allenatore di una squadra senior e di una squadra giovanile? Beh, sono soprattutto dal punto di vista del compromesso e della sopportazione – dice Lucchesi – nelle squadre maggiori si è più gestori, perché non puoi incidere sulle personalità delle singole cestiste più di tanto perché sono già formate; al contrario, bisogna essere costruttori nelle squadre giovanili”. Importante, secondo Lucchesi, è mantenere il distacco che il ruolo di capo allenatore esige: «L’allenatore non deve mai sostituirsi alla famiglia o alle società. Per quanto mi riguarda, allo stesso tempo, devo assicurarmi che le ragazze siano in grado di assumersi le responsabilità che le diverse situazioni comportano».
Infine, qualche considerazione sullo stato del basket femminile in Italia, dove la Nazionale senior non riesce a replicare i risultati delle giovanili: «Il nostro movimento cestistico è molto diverso da quello internazionale e, nel momento in cui le nostre giocatrici crescono e vanno in prima squadra, diminuiscono le loro possibilità di misurarsi direttamente con le giocatrici di altre nazionalità. È necessario continuare ad avere queste opportunità anche in futuro, se vogliamo permettere alle cestiste italiane di competere con quelle delle altre nazioni».
Ore 9:00. Allenamento. Partecipazione ed applicazione

Tempo di preparazione per la Nazionale Under 17 Femminile di pallacanestro, che tra meno di venti giorni partirà alla volta di Leon in Messico, per disputare il mondiale di categoria. Le azzurrine sono state inserite nel girone B, composto dai padroni di casa e poi il Mali e la Nuova Zelanda. Come tutti i giorni la palestra Gentile di Foligno ha ospitato l’allenamento delmattino delle cestiste dirette da coach Lucchesi.
Giunte di prima mattina sul parquet dell’impianto umbro, la squadra ha svolto la prima parte della seduta sotto la direzione ferrea della preparatrice atletica, Federica Tonni. Esercizi di elasticità, forza e velocità sono state al centro dell’attenzione, contestualmente a continui richiami volti a sollecitare la massima concentrazione e cura del dettaglio. Successivamente gli assistenti allenatori Fabio Frignani e Angela Gianolla, insieme a coach Lucchesi hanno impegnato il gruppo azzurro in attività legate a situazioni di gioco sia offensive sia difensive. In particolare Lucchesi si è soffermato sulla pulizia dei movimenti nel pick and roll e sul posizionamento di braccia e gambe in fase di marcatura. Grande partecipazione delle ragazze che hanno seguito con applicazione i suggerimenti e le correzioni proposte dallo staff tecnico.
Brunamonti, il capo delegazione: «L’Azzurro? Emozione, oggi come ieri»

Presente al raduno di Foligno della Nazionale U17 femminile anche Roberto Brunamonti. Nato a Spoleto, 65 anni, ex giocatore della Virtus Bologna, con cui ha vinto 4 Scudetti e 3 Coppe Italia, e della Nazionale, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Mosca 1980 e oro agli Europei in Francia nel 1983, tra gli altri. «Rappresento la federazione Italiana Pallacanestro in tutte le occasioni- così Brunamonti parla del ruolo che attualmente ricopre come capo delegazione- Avendo già vissuto emozioni come queste, sono contento se posso essere d’aiuto portando la mia esperienza, ma senza essere invasivo, in punta di piedi.«L’Azzurro? Adesso, così come ieri, è fonte di grande emozione, certo negli anni è cambiato il contesto. Si è passati dal vivere day by day al minuto per minuto, tutto è molto più veloce, anche nei rapporti personali e con i media. Non lo ritengo né migliore né peggiore, è così, è solo diverso. Sensazioni sul Mondiale? Sono molto curioso, è un’esperienza molto diversa dagli Europei, le ragazze sono molto emozionate. Cercheremo di affrontarlo nel migliore dei modi e al massimo livello. Siamo l’Italia».
Foto: Mimmo Cacciuni Angelone e Archivio FIP/Ciamillo-Castoria (Brunamonti)
A cura di
- Alessio Anselmi,
- Alessio Modarelli,
- Cristian Gatti,
- Giorgio Lucarini