Giro dell’Umbria, la tappa regina la vince Daniele Patané. Scotti e Brilli restano in maglia verde alla vigilia dell’ultima tappa
Non ha tradito le attese la tappa regina del Giro dell’Umbria, con i suoi 1.450 metri di dislivello e oltre 100 chilometri lungo tutta la fascia appenninica dell’Alto Chiascio. Sul traguardo di Cerqueto, a un tiro di schioppo da Gualdo Tadino, a far festa è stato Daniele Patané (ASD Max Lelli), che allo sprint ha regolato un drappello di una decina di unità che ha cercato in tutti i modi di sfrondare il gruppo principale sulle salite di giornata. Alla fine però c’ha pensato Patané a mettere tutti (o quasi) d’accordo: dopo aver resistito ai tentativi di fuga sull’ultima salita di Casacastalda, Patané ha preparato nel dettaglio la volata e ha messo tutti in riga. “La giornata è stata piuttosto impegnativa, con tante salite dure e la necessità di dover sempre spendersi a tutta per non perdere terreno sulla testa della corsa”, ha commentato dopo l’arrivo il vincitore di tappa. “Un grazie lo devo dire a Roberto Brilli, mio compagno di squadra, che soprattutto sull’ultima salita di Casacastalda è stato bravissimo a riportarmi sotto e poi a consentirmi di giocarmi tutto allo sprint. C’erano tanti bravi corridori, però sono riuscito a prendere bene la testa e per mia fortuna le gambe hanno retto fin sotto lo striscione”.
Alle spalle di Patané, Simone Montanini (Zero Watt Ciclomontanini) e Alessandro Stefanelli (Team Alpin Massinelli) hanno completato il podio di giornata, precedendo Federico Scotti (ASD HG Cycling Team) che ha mantenuto la maglia verde di leader della classifica generale con 13 secondi di vantaggio su Stefanelli, 14 su Damiano Limardo (Anagniciclismo), 20 su Patané e 32 su Giovanni Filippetti (Velo Club Gubbio). Domenica, nella tappa “delle Vallotte” (un circuito di 12 km da ripetere 5 volte con diversi strappi in grado di fare la differenza) la lotta per la maglia verde si preannuncia piuttosto avvincente, a differenza di quella della categoria Over dove Roberto Brilli (ASD Max Lelli) viaggia con poco meno di 12 minuti di vantaggio su Mario Calgreti (Team Alpin Massinelli) e Giancarlo Nardelli (Velo Club Gubbio). Tra le donne altra affermazione di Michela Gorini, seppur gravata di un problema tecnico dopo una trentina di chilometri, tanto da aver ammesso candidamente di aver dovuto correre “una sorta di cronometro solitaria di 70 chilometri”, trovando un po’ da aiuto lungo il percorso.
La quarta tappa del Giro dell’Umbria ha confermato la specificità di un percorso che con tante salite (Scheggia, Mengara, Valfabbrica e Casacastalda) ha preteso uno sforzo notevole a tutta la carovana. La gara s’è accesa già nella prima parte lungo la dorsale della vecchia Flaminia, con un primo tentativo di fuga di una ventina di corridori. Forcing importante anche nella seconda ascesa di giornata fino a Belvedere, dove sono stati ancora Filippetti e Limardo ad accendere la miccia, ripresi però nel tratto di strada che ha portato il gruppo verso Valfabbrica. A Casacastalda Limardo ha tentato un nuovo allungo solitario, arrivando a contare una trentina di secondi di vantaggio sui compagni di fuga, ma in discesa la collaborazione tra i fuggitivi ha prodotto l’ennesimo aggancio e a quel punto la tappa s’è decisa in una volata senza storia. Vincitori di giornata nelle varie categoria sono stati Limardo (Elite), Montanini (M1), Patané (M2), Riccardo Cicognola (Team Alpin Massinelli) in M3, Calgreti (M4), Giacomo Giuliodori (ASD Giuliodori Renzo) in M5, Brilli (M6), Ivano Zaganella (Polisportiva Moiano) in M7, Marco Valentini (Velo Club Montecchio) in M8 e Michela Gorini in WW.
Domenica, con la tappa “delle Vallotte” (circuito di 12 chilometri da ripetere 5 volte), il Giro dell’Umbria si prepara a vivere il gran finale: fari puntati sulla classifica generale Under, ma in tutte le categorie le distanze nelle classifiche a punti sono decisamente limitate e aperte a tante soluzioni.