Giro dell’Umbria, Brilli impressiona: fuga solitaria e vittoria che pesa. Limardo beffa Filippetti allo sprint
I girasoli a bordo strada per una volta non si voltano dall’altra parte, perché lo spettacolo del Giro dell’Umbria è di quelli che vale la pena ammirare per intero. E Gubbio ha deciso di indossare il vestito buono per la seconda tappa della kermesse, che dopo il prologo al “Borzacchini” di Magione ha vissuto la sua prima giornata di competizione su strada. E nei 68 chilometri che si sono snodati lungo la campagna eugubina gli spunti non sono certo mancati, con Roberto Brilli e Damiano Limardo che hanno saputo volgere a loro favore due manche di gara decisamente tirate e molto avvincenti. Sono loro le nuove maglie verdi della corsa, con le quali ripartiranno venerdì nella crono che da Lidarno a Ripa potrebbe ridisegnare una volta di più gli scenari di classifica.
Brilli, classe 1968, ha conquistato una vittoria pesante nella manche dedicata agli over 45. E l’ha fatto alla maniera dei fuoriclasse: è partito al chilometro zero, sorprendendo la carovana e andando progressivamente aumentando il proprio vantaggio, che a un certo punto è arrivato a sfiorare persino i tre minuti. Dietro inizialmente hanno lasciato fare, poi quando hanno capito che era bene rispondere hanno scoperto che la reazione s’è manifestata tardiva. Merito anche degli uomini dell’ASD Max Lelli che hanno lavorato a fondo per rompere i cambi in testa al gruppo, tanto che quando s’è formato un gruppetto di 4 uomini all’inseguimento il margine per recuperare il terreno era ormai decisamente risicato.
C’hanno provato lo stesso Marco e Alberto Lamberti (Team Vallone), Andrea Bellucci (Velo Club Gubbio) e Mario Calgreti (Team Alpin Massinelli), ma all’arrivo il ritardo è stato comunque consistente, con Brilli che ha guadagnato 2 minuti e 26 secondi sui rivali ponendo già una prima ipoteca sulla conquista della vittoria finale. “Ho voluto fare la corsa dura sin dall’inizio, ma sono stati bravi i miei compagni a non consentire al gruppo di accorciare rapidamente il gap”, ha detto Brilli dopo l’arrivo. “Le gambe andavano e quello che volevo era ottenere il massimo da una tappa che sentivo poteva essere buona per le mie caratteristiche”. Brilli ha ottenuto anche i 10 punti di giornata per il miglior corridore M6, mentre nelle altre categoria si sono imposti Mario Calgreti tra gli M4, Diego Volpi (ASD Max Lelli) tra gli M5, Alberto Bigiarini (Ciclie Effe-Effe) tra gli M7 e Marco Valentini (Velo Club Montecchio) tra gli M8. Tra le donne la migliore è stata Michela Gorini (Santini Squadra Corse).
La gara delle prime quattro categorie è filata via tutta nell’attesa dell’ascesa finale di Monteluiano, due chilometri al 6% di media, che strizzava l’occhio soprattutto ai più giovani. Damiano Limardo (Anagniciclismo) ha sfruttato perfettamente le sue doti di scalatore rapido ma anche di ottimo finisseur spuntandola allo sprint sul beniamino di casa Giovanni Filippetti (Velo Club Gubbio), l’unico che era stato in grado di tenergli le ruote sulle rampe finali. Sul podio di giornata c’è finito anche Alessandro Stefanelli del Team Alpin Massinelli, staccato di una decina di secondi.
Rispetto alla manche precedente, la gara degli Under 45 non ha avuto alcuna fuga degna di nota, con i migliori che se la sono giocata nei 2.000 metri conclusivi. Limardo ha vinto anche la gara della categoria Elite, Simone Montanini (Zero Watt Ciclimontanini) quella della M1, Stefanelli della M2 e Leonardo Barbetti (Velo Club Gubbio) della M3. Le classifiche a punti di ogni singola categoria, dopo le prime due tappe, vedono in testa Damiano Limardo (Elite), Simone Bonifazi (M1), Daniele Patanè (M2), Massimiliano Rosini (M3), Mario Calgreti (M4), Diego Volpi (M5), Roberto Brilli (M6), Alberto Bigarini (M7), Marco Valentini (M8), Filippo Fusaro (Z_M1), Giacomo Giulodori (Z_M5) e Michela Gorini (WW). Venerdì, come detto, c’è la crono di Lidarno-Ripa: 8 chilometri totali, la seconda parte in salita con la possibilità di poter fare ulteriore selezione.