Festa dello Sport Umbro: celebrate le eccellenze regionali

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18 Dicembre 2024
Lettura: 8 minuti

La Festa dello Sport Umbro di Perugia del 5 dicembre 2024 è stata un’importante occasione didattica per i corsisti dell’Academy del Giornalismo. La consegna delle benemerenze agli atleti, ai dirigenti e agli allenatori che si sono distinti nel 2024 (nella foto qui sopra una delle premiazioni), ha rappresentato l’opportunità per celebrare le eccellenze umbre e per promuovere i valori dello sport di inclusione, passione, rispetto ed impegno, ma anche l’occasione per approfondire la conoscenza del mondo sportivo umbro. La Festa dello Sport Umbro è stata poi raccontata da ognuno dei corsisti negli articoli che seguono.

Italia, tra i primi dieci in molte discipline

«Il modello sportivo italiano è un’eccellenza e come tale va tutelato, anche se gli impianti sono sempre più vecchi e gli investimenti scarseggiano. Lo scorso anno il costo della sanità è salito di oltre un miliardo, e tra le cause il 50% è da attribuire a patologie originate dall’assenza di pratica sportiva. Eppure, il nostro Paese eccelle: siamo tra i primi dieci in molte discipline. Il contributo dato dall’Umbria allo sport italiano con tre medaglie ai Giochi di Parigi. Grazie Umbria». Così Giovanni Malagò, presidente del CONI, in occasione della Festa dello Sport Umbro. L’evento organizzato a Perugia dal Comitato Regionale CONI Umbria, presso l’auditorium della Lega Nazionale Dilettanti, ha visto la consegna delle Benemerenze CONI. Fra queste le Stelle d’Argento e di Bronzo al Merito Sportivo per 90 tra atleti, tecnici, dirigenti e società che si sono distinti nel corso di questo ultimo anno.

A fare gli onori di casa il presidente della LND Umbria Luigi Repace, che non ha risparmiato elogi nei confronti di chi ogni giorno fa dello sport una fetta importante della propria vita:«Sono molto grato a chi viene premiato. Grazie ad impegno e sacrificio portano in alto il nome della nostra regione. A loro chiedo di portare avanti i principi dello sport: non è importante tanto il risultato, quanto essere da esempio nei comportamenti».

Domenico Ignozza, da dodici anni a capo del CONI Umbria hga aggiunto:«Dobbiamo essere orgogliosi della nostra storia ultracentenaria. È importante stare vicini ai nostri atleti, promuovendo instancabilmente quei valori che solo il CONI è in grado di trasmettere».

Alla cerimonia ha partecipato anche la neo-sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, che nel suo intervento ha rimarcato il forte tratto sociale della pratica sportiva: «Lo sport è uno strumento di crescita e cultura. Ci insegna che il successo non è fine a sé stesso e che nella vita gli obiettivi possono essere raggiunti soltanto tramite sforzi quotidiani. È una palestra dove ognuno può misurare i propri limiti, imparare la lealtà verso l’avversario e il gioco di squadra».

Alessio Modarelli

 

Agonismo, crescita, cultura e condivisione. In una parola: sport

«L’Umbria, con le sue tre medaglie, ha dato un grande contributo ai risultati ottenuti dall’Italia ai Giochi Olimpici di Parigi, soprattutto se si considerano le dimensioni geografiche di questa splendida regione. Grazie Umbria!». Giovanni Malagò ha salutato così tutti i partecipanti alla Festa dello sport umbro di giovedì 5 dicembre presso l’auditorium della Lega Nazionale Dilettanti di Perugia. Il Presidente del CONI ha poi proseguito: «Il Comitato Olimpico ha prestigio e risultati, ma mancano gli investimenti e le strutture adeguate. I dati evidenziano in modo impietoso che l’abbandono dell’attività sportiva tra i ragazzi avviene circa a 14 anni, chi non lascia continua a livello agonistico, ma il CONI deve concentrarsi sullo sport per tutti. questa resta la madre di tutte le battaglie. Non possiamo permetterci di non coinvolgere e individuare ragazze e ragazzi: è la  nostra parte del lavoro.»

Dello stesso avviso è stato Domenico Ignozza, presidente del CONI Umbria: «Dobbiamo riappropriarci del nostro passato, esserne fieri, ma soprattutto dare alle società sportive quei valori che le società per azioni non possono dare.» Ignozza si è poi soffermato sull’evento, organizzato proprio dal CONI Umbria per consegnare premi e Benemerenze a 63 campioni: «I protagonisti di oggi sono tecnici, dirigenti e atleti che vengono ricompensati sia per i risultati ottenuti sia per il sacrificio e l’impegno che ci hanno messo per raggiungerli».

È intervenuto, poi, Luigi Repace, presidente del Comitato Regionale Umbro della Lega Nazionale Dilettanti: «Sono grato a chi viene premiato, i loro valori umani e sportivi portano in alto la regione Umbria. Chiedo loro di mettere quelli che sono i principi dello sport davanti a tutto, anche ai risultati”.

«Lo sport deve essere visto come uno strumento di crescita; non è infatti solo agonismo ma cultura, salute ed inclusione, valori promossi da tutte le società sportive che offrono sviluppo e socialità ai ragazzi» ha concluso la neo sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi.

Eugenio Alunni Carrozza

 

Lo sport e il  territorio

«”L’Italia, diversamente dagli altri 206 paesi del CIO, presenta un modello sportivo profondamente diverso. Il nostro modello è nato per necessità, come risposta alla mancanza di una visione e di una volontà chiara da parte dei vari governi nel tempo di organizzare un sistema sportivo efficace per il paese. I dati sono oggettivi e mostrano un quadro preoccupante: l’intero mondo del dilettantismo, che costituisce la spina dorsale dello sport italiano, necessita di una tutela più concreta». Così Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), durante la cerimonia delle benemerenze sportive che si è svolta il 5 dicembre presso la sede della Lega Nazionale Dilettanti a Perugia. La giornata è stata dedicata alla celebrazione di atleti, tecnici e dirigenti che hanno raggiunto traguardi importanti, dando lustro sia allo sport umbro sia a quello nazionale. Malagò ha analizzato le sfide e i punti di forza dello sport italiano: «In Italia gli impianti sportivi sono sempre più vecchi e mancano investimenti strutturali. Eppure, il nostro Paese eccelle: siamo tra i primi dieci in molte discipline. È fondamentale sostenere il dilettantismo per garantire un futuro allo sport». Malagò ha poi sottolineato il valore del lavoro territoriale, un elemento che, nonostante le difficoltà, continua a produrre risultati straordinari. Tra i successi recenti, ha ricordato le tre medaglie olimpiche conquistate dall’Umbria agli ultimi Giochi Olimpici di Parigi 2024: l’oro di Diana Bacosi nel tiro a volo, l’argento di Alessio Foconi nel fioretto a squadre maschile e il bronzo di Agnese Duranti con le Farfalle della ginnastica ritmica. Risultati che rappresentano l’8,5% del medagliere nazionale.

Anche Luigi Repace, presidente della Lega Nazionale Dilettanti dell’Umbria, ha espresso gratitudine agli atleti premiati: «Grazie ai loro sacrifici, il nome dell’Umbria risplende. Tuttavia, le nuove leggi sul lavoro sportivo hanno penalizzato il calcio dilettantistico. È essenziale che la politica si occupi solo di ciò che le compete, lasciando allo sport i suoi valori autentici».

La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ha descritto l’evento come «un momento di riflessione e celebrazione della cultura sportiva. È inclusione, salute, una palestra di vita capace di trasmettere valori come la lealtà e la sana competizione». Una visione condivisa anche da Domenico Ignozza, presidente del CONI Umbria, che ha ringraziato Malagò per l’impegno nel portare l’Italia ai vertici dello sport internazionale ed anche, tra le altre cose, nel garantire il passaggio della fiaccola olimpica a Terni e Perugia. «È sul territorio che nasce lo sport – ha detto Ignozza- grazie al lavoro quotidiano di tecnici e dirigenti che con sacrificio sostengono i nostri giovani atleti». L’evento si è concluso con un forte messaggio di appartenenza alla grande famiglia del CONI e con un augurio di nuovi successi per tutti i protagonisti dello sport umbro: «Viva lo sport umbro!», ha esclamato Ignozza, alla fine di una giornata che  ha celebrato non solo i risultati, ma anche i valori e la cultura dello sport.

Andrew Pompili

 

Un contributo più grande delle dimensioni geografiche

«L’Olimpiade di Parigi dimostra che il contributo dell’Umbria è ben più grande delle sue effettive dimensioni geografiche». Nell’occasione della Festa dello Sport Umbro 2024, Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) ha speso parole di stima e di riconoscenza per il  lavoro svolto dalla regione negli ultimi anni, ripagato dalle tre medaglie (tra cui l’oro di Diana Bacosi nel doppio skeet misto) conquistate dagli atleti umbri nei Giochi di quest’anno.

La presenza e il saluto di Malagò sono stati solo uno dei momenti salienti della Festa dello Sport Umbro di quest’anno, che si è svolta il 5 dicembre nella sede umbra della Lega Nazionale Dilettanti (LND) di Perugia. Davanti alla folla gremita di atleti, allenatori e dirigenti riuniti per celebrare i risultati delle eccellenze dello sport umbro, ha preso parola per primo Luigi Repace, il presidente del Comitato Regionale Umbro LND che ha rinnovato la vicinanza al presidente del CONI («ha sdoganato lo sport dalla sua nicchia») e ringraziato i premiati, con l’auspicio che «mettano sempre i principi dello sport prima dei risultati».

Concetti ribaditi anche dalla sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi: «Lo sport non è solo agonismo, ma anche cultura, salute, inclusione: fondamentale è il ruolo delle società affinché questi valori siano radicati nel territorio». Sul ruolo dello sport dilettantistico si è concentrato il presidente regionale del CONI umbro Domenico Ignozza, «La riforma del 2023 che ha investito il settore è una riforma non necessaria: il mondo dei dilettanti non è quello delle società per azioni. Chiunque succederà a Malagò dovrà tenere conto di questo».

Dulcis in fundo, il presidente del CONI ha rielaborato ed approfondito molte delle questioni, a partire da quelle politiche: «Il nostro modello sportivo è nato per necessità più che per virtù, limitato da governi che non hanno avuto la volontà e il desiderio di contribuire» al suo sviluppo. Anch’egli critico sulla riforma («carica le società di responsabilità su cui non hanno competenze»), Malagò ha soprattutto sottolineato la necessità di «investimenti e strutture» per far fronte ai «dati impietosi sull’abbandono allo sport degli adolescenti». In un’ottica, come ha ribadito più volte, di «uno sport che sia per tutti».

Infine, Malagò ha ringraziato l’Umbria per il proprio contributo, olimpico e non solo, alla causa dello sport italiano. Lo testimoniano le più di 90 onorificenze concesse ai protagonisti dello sport umbro dell’anno 2024, premiati dallo stesso Malagò: tra i vincitori, la ginnasta bronzo olimpico a Parigi 2024 Agnese Duranti, il presidente della Sir SafetyPerugia campione d’Italia di volley maschile Gino Sirci, e il vice-presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, nonché Assessore ai Trasporti del Comune di Perugia, Pierluigi Vossi.

Giorgio Lucarini

 

Mai così bene

«Lo sport umbro sta benissimo: abbiamo campioni d’Italia, del mondo, olimpici e dirigenti di grande spessore. Stiamo esprimendo quello che l’Umbria, in termini sportivi, non ha mai espresso» Così, con entusiasmo, Domenico Ignozza, presidente CONI Umbria, durante la celebrazione della Festa dello sport umbro dove sono stati premiati in novanta tra atleti under 18 che si sono particolarmente distinti nel 2024, dirigenti e le Stelle al merito sportivo.

Ospite d’onore è stato il presidente del Coni nazionale Giovanni Malagò, che ha consegnato personalmente i vari riconoscimenti a tutti gli atleti. «L’Umbria ha dimostrato ancora una volta di possedere delle eccellenze sportive- ha detto Malagò- Nel 2024 ha contribuito con straordinari risultati olimpici, che hanno superato di gran lunga le aspettative».

Presente anche Vittoria Ferdinanda, neo sindaca di Perugia a dimostrazioni della vicinanza delle istituzioni: «Lo sport non è solo uno strumento di crescita: è cultura, salute ed inclusione, fatta da tutte le società sportive che offrono sviluppo e socialità ai nostri ragazzi in tutto il territorio» evidenziando cosìl’importanza dello sviluppo di una cultura sportiva sul territorio che si lega inevitabilmente ad uno sviluppo sociale.

Premiato con la Palma di bronzo al merito sportivo, tra gli altri, Gino Sirci, presidente della Sir Susa Vim Perugia. «Quello che abbiamo ricevuto è sicuramente un bellissimo riconoscimento. Mi rende molto orgoglioso il fatto di averlo ricevuto personalmente dal presidente Malagò, a dimostrazione anche del valore che ha questo premio»

Cristian Gatti

 

Festa dello Sport Umbro 2024

«L’ Umbria ha contribuito in maniera importante ai successi italiani alle Olimpiade del 2024, e in proporzione ha fatto molto di più rispetto alle dimensioni del proprio territorio. Grazie Umbria!”. Così il presidente del CONI Giovanni Malagò, special guest della Festa dello Sport Umbro. L’evento, organizzato dal Comitato Regionale CONI Umbria si è svolto presso l’auditorium della Lega Nazionale Dilettanti di Perugia e ha visto la consegna delle Benemerenze CONI a novanta fra dirigenti, allenatori e sessantatre atleti e atlete di spicco in ambito nazionale e internazionale nel 2024.

Nel suo discorso introduttivo ai tantissimi presenti, Malagò ha sottolineato aspetti positivi e negativi della situazione dello sport italiano: «L’Italia ha un modello nato per necessità e ne ha fatto virtù. I vari governi che si sono succeduti non sono stati capaci o non hanno avuto mezzi e competenze per organizzare un programma sportivo per il Paese- ha continuato- Il mondo delle associazioni sportive dilettantistiche va tutelato. Gli impianti sono sempre più vecchi, gli investimenti non ci sono. I dati su chi lascia lo sport dopo i quattordici anni sono impietosi. Continuano solo gli atleti che praticano attività a livello agonistico, ma il CONI deve concentrarsi sullo sport per tutti; per farlo serve l’aiuto della politica. Sono anche orgoglioso dei nostri risultati, però»

«Vorrei che i premiati ricordassero questo momento come un grande orgoglio per la loro appartenenza alla famiglia del CONI e dello sport Italiano -ha chiesto Domenico Ignozza, presidente CONI Umbria e deus ex machina dell’evento- Grazie a dirigenti e tecnici, per la passione e i sacrifici. Un ringraziamento sentito a tutti gli atleti; il premio non è solo un riconoscimento per i risultati ottenuti, ma per tutti i sacrifici che continueranno a fare».

Tra i premiati anche Gino Sirci, presidente della Sir Susa Vim Perugia, formidabile squadra di volley che nel 2024 ha vinto tutti i titoli a disposizione: “Il riconoscimento ha un valore ancora maggiore perché consegnato direttamente dal presidente Malagò, che sottolinea l’impegno CONI nella pallavolo- ha ribadito- Spero che il 2025 possa ricalcare l’ultimo anno per quanto riguarda i risultati. Siamo primi in campionato e stiamo andando avanti in Champions League, e questo è merito di tutti».

Simone Anastasi

 

A cura di
  • Alessio Modarelli,
  • Andrew Pompili,
  • Cristian Gatti,
  • Eugenio Alunni,
  • Giorgio Lucarini,
  • Simone Anastasi