Pecile. Al Final Event Jr NBA FIP di Perugia. Passione infinita

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16 Giugno 2024
Lettura: 3 minuti

Playmaker dal gioco veloce e spettacolare, Andrea Pecile è stato uno dei cestisti più talentuosi ad aver calcato i parquet italiani e non solo. L’ex-Azzurro (518 punti in 78 gare, ha partecipato ad un Mondiale, un Europeo e vinto i Giochi del Mediterraneo del 2005), da quando si è ritirato nel 2017, ha continuato a coltivare la passione per il basket sia da assistente allenatore del CB Granada sia da Team Leader della Nazionale eSports. L’abbiamo incontrato a Perugia, in occasione del Final Event del Jr. NBA FIP riservato agli Under 13.

 

Andrea Pecile, partiamo dal Final Event del Jr. NBA FIP che ti ha portato in Umbria. Cosa ne pensi?
È un evento eccezionale ed è una bellissima iniziativa. Il connubio tra NBA e FIP rappresenta un grande impulso per tutti i giocatori e gli arbitri impegnati nelle partite, come dimostrato anche dal torneo dedicato alle scuole. Per me sarebbe stato un sogno poter giocare a 12-13 anni con la maglietta di una squadra NBA!

 

Come ti sei avvicinato al mondo dello sport e, in particolare, come è nata la passione per il basket.
Ho iniziato a giocare a 5 anni: visto il clima di Trieste, i miei genitori hanno preferito mandarmi al coperto! Le amicizie che ho creato in quegli anni mi hanno convinto a continuare, fino a quando non ho esordito tra i professionisti a 17 anni con Gorizia. Il sogno è sempre rimasto quello di arrivare in NBA, il che mi ha spinto a dare sempre il massimo durante gli allentamenti.

 

Attualmente stai allenando a Granada, in Spagna, dove hai anche giocato per molti anni. Quali sono, a tuo parere, le differenze più grosse tra Italia e Spagna nell’approccio alla pallacanestro?
Il discorso sarebbe lungo. Posso dire che la differenza più grande sta negli investimenti sulle infrastrutture, in numero maggiore in Spagna e a macchia d’olio su tutto il territorio. Dopo ciò, c’è la cultura sportiva: sebbene tra i due Stati condividiamo l’amore per il calcio, gli spagnoli mostrano anche grande attenzione e rispetto per tutte le altre discipline sportive, cosa che in Italia, in generale, non succede.

 

Le nuove frontiere sportive, gli eSports sono un campo nel quale ti sei dilettato recentemente e poi sei Team Leader della Nazionale. Dove nasce la tua passione per il gaming? Quali sono i tuoi videogiochi preferiti?
Sono fan ormai da ragazzino dei videogiochi Nintendo – Zelda, Mario Bros. – mentre in seguito ho fatto il passaggio alla PlayStation e a giochi come Uncharted, God of War e FIFA. Ho approcciato i videogiochi di basket solo dopo il ritiro: da Team Leader della Nazionale eSports posso dire che il mondo dei videogiochi, assieme anche ai camp estivi, mi permette di rimanere giovane e al passo con i tempi.


Final Event Jr. NBA FIP: vincono Olimpia Milano/Oklahoma City Thunder e Basket Costa/Denver Nuggets


Otto squadre maschili e nove femminili si sono riunite nel capoluogo umbro per decretare i vincitori dell’edizione 2024 del Final Event del Jr. NBA FIP U13. A trionfare sono stati l’EA7 Emporio Armani Olimpia Milano/Oklahoma City Thunder per il torneo maschile – vittoria per 63-55 contro l’ABA Legnano/Portland Trail Blazers in finale – e il Basket Costa/Denver Nuggets per il femminile – sconfitto l’HB College/Cleveland Cavaliers in finale per 51-68.
MVP del torneo Matteo Vegetti (Olimpia Milano) e Giulia Radaelli (Basket Costa). Un’esperienza formativa non solo per i giocatori, ma anche per i diciannove giovani arbitri provenienti da tutta Italia e scelti dal commissioner del Comitato Italiano Arbitri Luigi Lamonica.

 

 

 

A cura di
  • Cristian Gatti,
  • Giorgio Lucarini