La parità è una vittoria. No a stereotipi e pregiudizi nel calcio

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6 Luglio 2024
Lettura: 4 minuti

Un incontro-dibattito, sabato 29 giugno, presso la sede della Federcalcio umbra, a Prepo, località del Comune di Perugia: Quando la parità è vittoria. Interventi autorevoli e prestigiosi, da Vittoria Ferdinandi, sindaco neo-eletta di Perugia, a Luigi Repace, presidente del Comitato Regionale FIGC, con esperti ed una ex azzurra come Federica Di Criscio su pari opportunità, parità salariale, passione e rispetto nel calcio femminile, e non solo. Infatti dai temi sportivi si è poi arrivati a toccare temi di carattere sociale e culturale. Dopo l’incontro-dibattito le gare sui campi senza barriere, né distinzioni.

 

Per l’Academy del Giornalismo erano presenti Alessio Anselmi e Cristian Gatti. Questi i loro resoconti.

 

 

Sport, la parità è essenziale

Il dibattito è stato aperto da Luigi Repace presidente del Comitato: «Sono molto legato al tema di oggi. Lo sport ormai è un elemento imprescindibile per i giovani ed è per me fondamentale che tutti possano goderne con le stesse opportunità» Il presidente Repace ha mostrato grande sensibilità ai temi per le pari opportunità e dell’uguaglianza del settore femminile e dei diversamente abili all’interno non solo del mondo calcistico, ma dello sport in generale.

«Io credo e so per certo che il mondo dello sport, possa essere un aiuto per questi ragazzi e ragazze – ha affermato Vittoria Ferdinandi, neo eletta sindaca di Perugia, entusiasta di poter partecipare attivamente ad un progetto così vicino alla proprie sue idee -sono consapevole che servirà lavorare su un miglioramento delle strutture sportive affinché lo sport continui ad essere un luogo di incontro con dimensioni sane.L’incontro di oggi è necessario per evidenziare i punti di debolezza dello sport che vanno senza dubbio rafforzati, l’uguaglianza di genere è sicuramente una di questi e io per quanto possibile, cercherò di contribuire nel miglior modo».

Il primo esperto ad intervenire è stato Luca De Simoni, responsabile dell’Area di Responsabilità Sociale della Lega Nazionale Dilettanti che, insieme a Marco Canestro, Selezionatore Nazione Under 20 Femminile della LND, ha toccato con convinzione i temi della giornata: pari opportunità, parità salariale, passione e rispetto tra gli altri.

E’ stato poi il turno di Federica Di Criscio, calciatrice ed ex Nazionale Femminile, che avendo vissuto in prima persona queste esperienze ha potuto dare un contributo di valore: «Ho iniziato a giocare a calcio da bambina, ho sempre fatto del pallone la mia assoluta priorità, ho lasciato casa a 14 anni per lo sport ed ero sicura nel farlo. Sapevo che il calcio era tutto ciò di cui avevo bisogno per stare bene, non tutti appoggiavano la mia scelta e mi sono accorta che il mondo intorno a me era abbastanza ostile, ma niente mi avrebbe fermato nel realizzare il mio sogno, ed è questo che chiedo a tutte le ragazze che pensano di mollare per il giudizio degli altri, di non farlo e dimostrare a tutti quanto valete, niente vi renderà più fiere di voi».
Sono  intervenute anche Arianna Luciani, consigliere direttivo dell’associazione Libera…Mente Donna e la psicologa Valeria Tinozzi che hanno ribadito i punti chiave dell’incontro e incitato con forza le ragazze a perseguire i propri sogni, ma soprattutto in generale, al mondo ad aprire gli occhi ed accettare il cambiamento di una realtà che deve garantire uguaglianza a tutti.

Alessio Anselmi

 

 

 

Contro le differenze di genere

«Il mondo dello sport non può ridursi all’agonismo; rappresenta qualcosa di molto più ampio: inclusione, cultura, salute e benessere psicologico- così Vittoria Ferdinandi, neo-eletta sindaca di Perugia- Bisognerà lavorare per restituire alle società sportive una dignità strutturale, mettendole nelle condizioni di continuare a offrire ai nostri giovani uno sport di qualità. Utilizzare il calcio per promuovere valori così importanti è fondamentale, poiché queste azioni ci permetteranno di modificare gli stereotipi che ci impediscono di costruire una società più equa».
«Sono convinto che potremo fare ancora tanto per ciò che l’Umbria e Perugia meritano –ha aggiunto Luigi Repace, presidente del Comitato Regionale Umbria FGCI– non solo per lo sport, ma per la società in generale».

A prendere parte al dibattito sono stati relatori di spicco tra cui Luca De Simoni, responsabile Area di Responsabilità Sociale della Lega Nazionale Dilettanti, Federica Di Criscio, calciatrice professionista della Ternana Women ed ex Nazionale, e la psicologa Valeria Tinozzi. Questi i loro interventi.

Luca De Simoni. «La promozione del calcio femminile è un tema fondamentale per lo sviluppo del movimento, che purtroppo ancora oggi deve confrontarsi con diversi stereotipi e pregiudizi- ha esordito De Simone nel suo intervento- Il movimento è in forte crescita: negli ultimi cinque anni si è passati da 36 a quasi 60 mila tesserate. Allo stesso tempo, rappresenta solo il 4 percento del movimento totale, dunque c’è ancora tanto da fare».

Federica Di Criscio. «Dico sempre che il calcio ha scelto me; le scelte della mia vita sono sempre state in funzione del calcio e l’ho ritenuto sempre una priorità.Credo che le disparità ci siano ancora e probabilmente ci saranno sempre, non è solo una questione di differenze nelle strutture e nei tecnici qualificati, anzi. La fortuna delle bambine di oggi è avere persone competenti che possono creare un percorso di crescita che permetta di raggiungere un sogno. Oggi la mia missione è trasmettere a tutte loro quello che ho vissuto e ciò che possono raggiungere. Mi auguro che non si smetta di investire in questo movimento e che si possa arrivare a parlare al più presto solo di calcio e non di calcio maschile o femminile»

Valeria Tinozzi. «Molto spesso siamo condizionati da idee e preconcetti e finiamo per relegare le bambine solo in alcuni ambiti. Dobbiamo immaginare gli stereotipi come filtri che ci fanno vedere solo gli uomini giocare a calcio e solo le donne fare le ballerine. Lo sport dovrebbe liberarsi da questi pregiudizi, poiché sono causa di conflitti e violenza, e questo è possibile attraverso la conoscenza e la consapevolezza. Inoltre ognuno può realizzare sé stesso nel momento in cui l’ ambiente che ci circonda mette a disposizione i mezzi necessari».

Cristian Gatti

 

 

A cura di
  • Alessio Anselmi,
  • Cristian Gatti