La finale Playoff di Serie C: Pescara-Ternana 3-2 dopo i rigori, Plizzari fa la storia: Delfino in B, Ternana a mani vuote!
Certe notti restano scritte nel destino di una squadra, di una città e, forse, anche di un uomo solo contro tutti. È il caso di Alessandro Plizzari, portiere del Pescara che – menomato da un infortunio e senza più cambi disponibili – ha scritto la parola fine su una serata diventata leggenda. Il Delfino torna in Serie B dopo 4 anni al termine di una battaglia epica contro la Ternana. Finisce 3-2 ai calci di rigore dopo lo 0-1 dei tempi regolamentari e supplementari. Ma è solo la cronaca a dire questo: il resto è calcio nella sua forma più drammatica e sublime.
Un sinistro preciso, una rincorsa disperata e una notte che si è allungata ben oltre il 90′: la Ternana aveva pareggiato i conti nella finale di ritorno dei playoff di Serie C, trascinando il Pescara ai supplementari e tenendo vivo il sogno promozione. Ma quel sogno, alla fine, si è infranto contro un muro con i guanti.
I rossoverdi hanno interpretato la gara con personalità e coraggio, determinati a ribaltare lo 0-1 dell’andata. Fin dai primi minuti hanno preso in mano il pallino del gioco schiacciando il Pescara nella propria metà campo. Già al 1’ Cicerelli ha messo i brividi all’Adriatico con un tiro deviato in angolo. È stato solo il primo segnale di una serata che avrebbe visto un solo, immenso protagonista: Plizzari.
Il portiere biancazzurro ha tenuto a galla i suoi in un primo tempo di totale sofferenza. Al 30’ ha respinto con sicurezza un tiro insidioso di Cianci, seguito da una doppia parata decisiva su Curcio e Martella. È stato ancora protagonista al 32’ su un colpo di testa di Capuano e al 38’ su Casasola . Un assedio, quello della Ternana, che non si è mai concretizzato grazie alle mani e al cuore del numero uno del Pescara.
Il Delfino, seppur incapace di costruire gioco ha provato a reagire con iniziative isolate: Moruzzi dalla distanza, Cangiano da sinistra. Troppo poco per impensierire una Ternana padrona del campo. Il primo tempo si è chiuso sullo 0-0, ma con i biancazzurri appesi a un filo.
Nella ripresa il copione non è cambiato. Al 47’ Ferrante ha approfittato di un errore di Letizia e ha servito Curcio, murato da Pierozzi. Al 62’ il match si è complicato ulteriormente per il Pescara, rimasto in dieci per l’espulsione di Dagasso dopo un intervento duro su Damiani. L’arbitro Calzavara, vicinissimo all’azione ha estratto il rosso diretto, confermato da un check del VAR. Da lì in poi è stata una lunga resistenza, spezzata al 76’: Casasola ha sfondato a destra, ha servito Ferrante che ha appoggiato per De Boer bravo a calciare di prima intenzione e a infilare il pallone a fil di palo, portando in vantaggio i rossoverdi ristabilendo la parità nel doppio confronto. La Ternana ha continuato a premere e Damiani ha sfiorato il raddoppio all’84’ con un destro da fuori. Dopo 6 minuti di recupero, la partita si è conclusa sull’1-0 per la Ternana, e si è andati ai tempi supplementari.
Ed è stato lì che il calcio ha smesso di essere solo sport. Al 108’ Damiani è entrato in area, ha dribblato Pierozzi e ha calciato a giro: Plizzari ha respinto, poi si è accasciato a terra, dolorante e zoppicante per un problema al polpaccio. Ma non è potuto uscire: Baldini aveva terminato i cambi. Al 113’ Casasola ha divorato il raddoppio da due passi (in fuorigioco), mentre al 119’ Millico ha sfiorato il palo con un destro dal limite. La Ternana ci ha provato, ha insistito, ma non è riuscita a trovare il secondo gol che le avrebbe regalato la Serie B.
Il destino della stagione si è affidato alla lotteria più crudele: i calci di rigore, dove è accaduto l’impensabile. Plizzari, zoppicante e sofferente, ha parato i rigori di Ferrante, Casasola e Donnarumma. Il Pescara ne ha sbagliato solo uno con Kraja, ha segnato tre volte e ha potuto festeggiare la promozione.
Il Pescara torna in Serie B al termine di una maratona infinita: nove partite di playoff, superando in sequenza Pianese, Catania, Vis Pesaro, Audace Cerignola e infine la Ternana. Una promozione sofferta ma alla fine meritata.
Alessandro Plizzari, autentico protagonista della serata all’Adriatico, ha commentato ai microfoni della Rai la vittoria ai rigori che ha consegnato al Pescara la promozione in Serie B: «Questa promozione per me rappresenta molto. A Pescara mi sono sentito rinato. Sono felice di aver dato una mano a questa città. Non riesco ancora a trovare le parole, sono davvero emozionato. Forse è destino, ma ho cercato di non mollare perché si è creato un gruppo speciale. Sarebbe stato un rimpianto per tutta la vita. Ora devo ancora capire appieno cosa sono riuscito a fare per la squadra e per i tifosi.»
Silvio Baldini, tecnico del Pescara, ha esaltato il gruppo: «La Ternana si è dimostrata una squadra molto forte e dopo l’espulsione, la partita si è fatta ancora più complicata per noi. Speravamo di arrivare ai rigori e alla fine il destino ha voluto che fossimo noi a ottenere la promozione. Sono molto felice per i ragazzi e per tutta la città.»
Su Plizzari, Baldini ha aggiunto: «Prima dei rigori gli ho detto che il destino era dalla sua parte. È un ragazzo straordinario e si è rivelato un vero eroe in questa serata.»
Amaro, invece, il commento di Fabio Liverani, tecnico della Ternana: «Faccio i complimenti al Pescara per la vittoria. Ma se analizziamo le due finali, è difficile accettare una sconfitta così. Abbiamo creato tantissimo senza praticamente subire nulla: all’andata un solo tiro deviato, oggi 7-8 occasioni nitide. La squadra ha giocato una partita straordinaria, il rammarico è enorme. È una brutta botta, a livello calcistico».
Il tecnico rossoverde ha poi aggiunto: «Già all’andata, in dieci uomini, non avevamo concesso nulla. Oggi Plizzari ha fatto almeno 5-6 parate decisive, poi qualche altra occasione che avremmo potuto concretizzare meglio. Ai punti meritavamo la vittoria, ma va dato merito al Pescara e a Plizzari, che è stato il migliore in campo».
Infine, sul suo futuro, l’allenatore rossoverde si prende del tempo per riflettere: «Ho un contratto di tre anni ma oggi è difficile pensare al domani. Le sconfitte le digerisco a fatica e questa lo è ancora di più perché ingiusta. Mi prenderò un paio di giorni, poi parlerò con la società».
E resta, sullo sfondo, anche il dolore sportivo della Ternana. La squadra di Fabio Liverani ha fatto la partita, ha mostrato carattere e qualità, ha attaccato con coraggio e ha messo più volte alle corde un Pescara in inferiorità numerica. Ai punti, forse, avrebbe meritato di più. Ma nel calcio non sempre vince chi domina. Il sogno Serie B è svanito dal dischetto.
La Ternana resta in Serie C dopo una stagione complicata, segnata dal cambio in panchina — Liverani al posto di Abate — e da alti e bassi. Ma con un obiettivo ben chiaro: ripartire per essere protagonista l’anno prossimo e provare di nuovo a tornare in Serie B.
PESCARA 3
TERNANA 2
PESCARA (4-3-3): Plizzari; Pierozzi, Lancini (29′ pt Pellacani, 1′ st Lonardi), Letizia, Moruzzi; Meazzi (4′ pts De Marco), Kraja, Dagasso; Bentivegna (22′ st Valzania), Ferraris (1′ pts Arena), Cangiano (13′ st Tonin). A disp. Saio, Profeta, Alberti, Brosco, Crialese, Staver, Saccomanni, Berardi. All. Baldini.
TERNANA (3-4-1-2): Vannucchi; Maestrelli (13′ st Damiani), Capuano, Martella; Casasola, Aloi (13′ st De Boer), Donati, Tito (27′ st Donnarumma); Curcio (13′ st Ciammaglichella, 3′ pts Millico), Cicerelli; Cianci (1′ st Ferrante). A disp. Vitali, Fazzi, Corradini, Valenti, Montenegro, Bellavigna, Romeo. All. Liverani
Arbitro: Andrea Calzavara della sez. di Varese (Zezza, El Filali; IV; Allegretta)
VAR: Federico La Penna della sez. di Roma 1
AVAR: Maria Marotta della sez. di Sapri
Reti: 31′ st De Boer. Rigori: Tonin gol, Ferrante parato, Moruzzi gol, Millico gol, Kraja parato, Casasola parato, De Marco gol, Donnarumma parato.
Note. Espulso al 16′ st Dagasso per gioco scorretto. Ammoniti: Cianci, Lancini, Ciammaglichella, Donati, Valzania, Pierozzi. Angoli: 2-6. Recupero tempo: 2′ pt; 6′ st; 1′ pts;
Foto: Sito Ternana Calcio
A cura di
- Andrew Pompili