Subbuteo. Umbria protagonista: Santanicchia (Veteran) e Signoretti (Open) vincono la Coppa Italia
«È stato un bell’evento». Cesare Santanicchia è soddisfatto e definisce così le finali di Coppa Italia di Subbuteo che si sono tenute a Colleferro (Roma) nella sede della Federazione Italiana Sport Calcio Tavolo (FISCT) il 15 febbraio che hanno ospitato tutte le categorie: Under, Femminile, Master, Veteran e Open. Proprio in queste ultime due categorie hanno trionfato rispettivamente gli umbri Cesare Santanicchia e Pierluigi Signoretti, entrambi imbattuti nel Girone e nel percorso fino alla finale. Santanicchia ha conquistato la sua quarta Coppa Italia, la seconda di fila, battendo in finale il laziale Simone Trivelli (1-0) e con questo risultato conquista un posto per l’Europeo di Malta del prossimo settembre. Signoretti, invece, vince al sudden death (tempi supplementari) contro Mattia Ferrante delle Fiamme azzurre Roma (2-1).
«Le sensazioni sono state molto positive- ha detto Santanicchia- Sono arrivato alla competizione con molte pressioni, dovevo dimostrare che la vittoria dello scorso anno non era arrivata per caso. Inoltre vincere mi avrebbe permesso di partecipare all’Europeo a Malta e vestire la maglia azzurra, una sensazione bellissima che ogni giocatore sogna di provare. Dopo aver vinto due titoli mondiali aggiungere l’Europeo sarebbe un sogno e potrei dire di aver vinto tutto ciò che si poteva vincere nella competizione a squadre.»
«Il segreto dietro questi successi? Ci sono molteplici elementi. Sicuramente avere una dote ed essere portati per questo gioco è uno di questi, ma a questo va aggiunta anche tanta dedizione e allenamento, tanto allenamento»
«È molto importante che il movimento cresca, e lo sta facendo -ha poi affermato Signoretti- In Italia sono stati stimati circa cinque milioni di giocatori. Ritengo che l’Umbria, oltre ad essere il cuore verde dell’Italia, sia anche il cuore verde del Subbuteo ricca di campioni, com’è, a livello internazionale. Vincere la Coppa Italia è stato bellissimo, ho battuto Ferrante, che mi ha portato fino al sudden death dove sono riuscito però a spuntarla. A incidere è stata sicuramente l’esperienza e anche un pizzico di fortuna»
«Nel Subbuteo è molto importante l’allenamento e la pratica- ha poi aggiunto Signoretti- In Umbria questo è possibile grazie alle strutture di cui disponiamo e anche alla possibilità di poterlo fare con grandi campioni di questo sport. Inoltre il subbuteo dicono sia un mix tra biliardo e scacchi e dunque è importante avere tanta attenzione, concentrazione ma soprattutto tattica. Più si gioca e più si ottengono i risultati»
